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Alimentazione

Colesterolo, 3 motivi per cui fa bene al tuo organismo

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Il termine colesterolo in genere viene sempre associato a qualcosa di negativo, specie quando si parla di salute. Tuttavia, questa sostanza si rivela particolarmente utile per il nostro organismo e ci protegge da tutta una serie di patologie, persino quelle cardiovascolari. Vi sembra incredibile? Ecco i tre benefici più importati del colesterolo.

Il colesterolo protegge le cellule

Sicuramente lo avete studiato alle scuole superiori: il colesterolo svuole un ruolo importantissimo a livello cellulare. È grazie a esso, infatti, se la membrana presente in ogni singola cellula è flessibile e stabile. Inoltre, questa preziosissima sostanza ne permette la fluidità anche a temperature basse. È importante sottolineare che la membrana semipermeabile delle cellule è essenziale per l’ossigenazione, il trasporto dei nutrienti e l’eliminazione dei rifiuti tossici. Senza il colesterolo, il ciclo vitale cellulare potrebbe non funzionare correttamente.

Senza colesterolo niente ormoni e vitamina D

Il colesterolo ci permette di metabolizzare correttamente alcune sostanze vitali per il nostro organismo. Secreta dal fegato, ci permette, infatti, di sintetizzare ormoni molto importanti per la nostra salute. Tra questi anche gli estrogeni e il progesterone. Ma non solo: per assimilare correttamente la vitamina D – essenziale per il sistema immunitario – abbiamo proprio bisogno del colesterolo.

Il colesterolo aiuta a digerire i grassi

Grazie al colesterolo il nostro corpo può digerire i grassi. Per esempio, permette al fegato di formare correttamente la bile e, di conseguenza, scindere i lipidi. Nel caso in cui la nostra bile non fosse efficiente, faremmo molta più fatica a digerire un pasto ricco di grassi e aumenteremmo così il rischio di malattie cardiovascolari. Ecco il motivo per cui per proteggere la nostra salute dovremmo seguire una dieta equilibrata: è essenziale assumere la giusta dose di colesterolo quotidianamente.


Infine, è importante sottolineare che diversi studi scientifici hanno messo in evidenza come l’aumento del colesterolo cattivo (LDL) sia associato in misura ridotta alla dieta e in gran misura a fattori genetico-ereditari.

 

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