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Benessere

Sempre seduto davanti al PC? Ecco quante ore bastano per morire prima (anche da giovani)

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sedentarietà rischio morte prematura

Stare fermi troppo a lungo aumenta il rischio di morire precocemente. La teoria è stata confermata da un gran numero di ricerche scientifiche. E ben sappiamo come sia cambiata la nostra vita negli ultimi anni: sono in aumento i lavori da ufficio e anche le ore trascorse davanti a uno smartphone o a un PC a discapito della nostra salute. Ecco quante ore al giorno sono sufficienti per aumentare notevolmente il rischio di morte prematura.

Sedentarietà e rischio di morte prematura

La mancanza di esercizio fisico o lo stare fermi troppe ore continuate può mettere a serio rischio la nostra salute. Secondo un recente studio condotto dagli scienziati della Leicester University, le probabilità di morire prematuramente aumentano gradualmente con il numero di ore trascorse su una sedia davanti al Pc, o su un divano. Per ottenere tali risultati sono stati presi in esame oltre 10 studi internazionali.

Quante ore per morire prima?

La probabilità di morire precocemente aumenta gradualmente quando si trascorrono da 7,5 a 9 ore al giorno seduti, spiegano gli scienziati. La minaccia aumenta in modo vertiginoso quando si arriva a 9,5 ore di ore passate davanti a una scrivania o su un divano. Le persone che trascorrevano 12 ore al giorno seduti aumentavano di ben tre volte la possibilità di morire rispetto a chi passava “solo” 7,5 ore.

Esiste un rimedio per compensare le ore in cui si sta seduti?

Secondo la dottoressa Charlotte Edwardson l’unico modo per ridurre il rischio è di compensare le ore che si trascorrono seduti su una sedia con del movimento. A seconda dell’età e del tempo passato in sedentarietà potrebbero essere sufficienti dai 30 ai 75 minuti di esercizio fisico moderato/intenso. «Sappiamo che molte persone non possono adattare questo livello di attività fisica nella loro vita quotidiana. Ma quello che possiamo fare è spezzare lunghi periodi di seduta con attività leggere, come stare in piedi durante le riunioni di lavoro o le telefonate, camminare in ufficio o in casa o fare semplici esercizi per le braccia o sollevamenti dei polpacci», conclude l’esperta.

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