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Italiani a rischio diabete: cosa mangiare nei casi di glicemia alta

Le diagnosi di diabete in Italia sono in aumento raggiungendo ormai numeri preoccupanti

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Le diagnosi di diabete in Italia sono in aumento e tale malattia ha raggiunto ormai numeri preoccupanti. Infatti, sono circa 4 milioni e mezzo gli italiani che hanno dichiarato di avere il diabete, con 1,5 milioni di persone che non sanno di averlo perché non ancora diagnosticato.

Per quanto frequente possa essere questa malattia non deve essere sottovalutata, poiché potrebbe comportare numerose gravi conseguenze sulla salute, come il danneggiamento di nervi e vasi sanguigni, con il conseguente rischio di infarto, ictus, malattie renali croniche e perdita della vista.

Le persone che soffrono di diabete hanno un’aspettativa di vita inferiore di circa 7-8 anni e anche i numeri legati ai decessi non sono incoraggianti, poiché il 60-80% delle morti per malattie cardiovascolari sono associate al diabete.

Ma cos’è esattamente il diabete? È una patologia cronica caratterizzata da un’eccessiva quantità di zucchero (glucosio) nel sangue. Spesso tale condizione è causata da un difetto del pancreas che ha il compito di produrre l’insulina: l’ormone responsabile della regolazione dei livelli di glucosio nell’organismo.

Va da sé che la terapia farmacologica è fondamentale al fine di contrastare gli effetti di tale patologia, con farmaci a base di insulina e ipoglicemizzanti orali. Ma per rallentare l’avanzare del diabete, è altrettanto importante adottare uno stile di vita sano.

Pertanto, le buone abitudini alimentari e l’attività fisica sono i pilastri su cui si dovrebbe basare lo stile di vita delle persone che soffrono di diabete e non solo.

Diabete e glicemia: a cosa prestare attenzione?

Anche chi non ha ancora ricevuto una diagnosi di diabete può fare molto per evitare il conclamarsi della malattia. E l’azione migliore passa da un controllo costante della glicemia.

La glicemia rappresenta infatti la quantità di glucosio presente nel sangue e se le analisi evidenziano dei valori elevati rispetto a quelli normali, scatta l’allarme. I soggetti sani devono avere il valore della glicemia a digiuno compreso fra 70 e 99 mg/dl, mentre una glicemia a digiuno uguale o superiore a 126 mg/dl conclama la presenza del diabete.

Fortunatamente, l’alimentazione gioca un ruolo molto importante nel tenere a base l’aumento della glicemia. Pertanto, chi soffre di glicemia alta, deve conoscere quali alimenti evitare e quali invece inserire all’interno della propria dieta.

A tal proposito, uno studio dell’università di Guelphe e di quella di Toronto, pubblicato sul Journal of Dairy Science, evidenzia gli effetti positivi del consumo di latte a colazione per contrastare la glicemia. I ricercatori hanno infatti dimostrato che consumare latte a colazione, soprattutto se accompagnato da cereali integrali, può essere utile contro glicemia e diabete, perché riduce i livelli di zucchero nel sangue.

L’effetto benefico deriva dalle fibre contenute nei cereali e dalle proteine del latte, oltre che dal calcio in esso contenuto. Nutrienti che se combinati diventano dei preziosi alleati per chi soffre di glicemia alta.

In merito agli effetti positivi del bere latte sui livelli di glucosio nell’organismo, è importante approfondire il rapporto tra latte e glicemia di cui si possono trovare informazioni dettagliate sul sito di divulgazione scientifica Lattendibile.it, una delle più autorevoli voci in materia.

Glicemia alta: quali alimenti preferire e quali evitare?

Non solo latte e cereali integrali però, perché ci sono anche altri altrimenti che possono aiutare le persone affette da diabete e da glicemia alta.

Si tratta infatti delle verdure a foglia verde come spinaci, cime di rapa, lattuga, cavolo e rucola, ma anche asparagi e broccoli. Senza dimenticare poi la frutta fresca di stagione facendo attenzione a scegliere quella con un minore indice glicemico, come mele, pere o arance.

Anche i legumi sono alleati contro la glicemia alta, soprattutto quelli che aiutano a ridurre l’assorbimento degli zuccheri come fagioli, ceci, fave e lenticchie.

Infine, aggiungere ai piatti alcuni semi oleosi è un ottimo modo per assicurarsi un maggiore apporto di proteine e sali minerali, come magnesio e ferro. Tra questi, sono da preferire i semi di lino, di girasole, di zucca, di sesamo e di chia.

Ora che conosciamo quali alimenti preferire in caso di glicemia alta, sorge spontaneo chiedersi quali sono invece i cibi da bandire dalla tavola.

In pole position i dolciumi, gli snack e i cibi ricchi di grassi come insaccati, wurstel, panna e formaggi grassi. Va prestata attenzione anche i carboidrati: chi soffre di glicemia alta dovrebbe evitare quelli raffinati come pane, pizza e riso bianchi e preferire invece quelli prodotti con farine integrali. Mentre nell’ambito delle proteine sarebbero da bandire le carni grasse.

Attenzione anche alle bevande che si consumano, poiché gli alcolici, i succhi di frutta e le bibite industriali contengono molti zuccheri e sono quindi da evitare categoricamente se si è a rischio diabete.

E tu cosa ne pensi?

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