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Salute

Acne, tutto quello che c’è da sapere

Cos’è l’acne, quando si forma, chi colpisce e quando, i sintomi, le cure tradizionali, le cure naturali

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Acne

Tutto ciò che c’è da sapere sull’acne (giovanile, rosacea), le cause, i sintomi, i rimedi tradizionali e naturali

Cos’è l’acne

L’acne è ormai considerata una vera e propria patologia. In linea generale, si può definire una forma di dermatite.

Quando si forma

Si forma quando la normale produzione di sebo (grasso) da parte delle ghiandole pilosebacee, atta a proteggere la pelle, diventa eccessiva e va a ostruire i pori (detti follicoli o dotti piliferi). Questa condizione favorisce lo sviluppo di batteri, che sono poi i responsabili della formazione di punti bianchi ─ che poi diventano neri (comedoni) ─ di papule di colore rossastro, di noduli, cisti o brufoli (pustole con pus all’interno).

Quando si definisce “acne”

Si definisce acne quando il problema diventa cronico (e non episodico), con un’infiammazione che assume aspetti recidivanti.

Perché interessa in particolare il viso

I peli del viso sono tra i più piccoli rispetto a quelli di altre parti del corpo. I peli più piccoli hanno per contro una ghiandola sebacea più grande. Per cui: ghiandola più grossa uguale maggiore produzione di sebo.

Quanti tipi di acne ci sono

Esistono tre principali tipi di acne, che possono essere diagnosticati dal dermatologo

  1. L’acne lieve.
  2. L’acne moderata.
  3. L’acne severa (detta anche grave).

Chi colpisce

L’acne colpisce principalmente gli adolescenti. Nello specifico, il 90 per cento dei maschi e l’80 per cento delle femmine, e interessa in particolare la zona alta del viso: guance, naso, fronte, cuoio capelluto, e in alcuni casi anche il dorso.

Tra gli adulti (detta “acne tardiva”) le più colpite sono invece le donne (il 50 per cento contro il 25 per cento degli uomini). Negli adulti le zone più interessate sono la parte bassa del viso (i lati della bocca o il mento), il collo, il decolleté, il dorso.

Le cause

I principali imputati di causare l’acne sono gli ormoni maschili, o androgeni ─ sia nei maschi che nelle femmine. Per questo motivo l’acne è più frequente durante l’età adolescenziale, quando vi è una vera e propria tempesta ormonale legata allo sviluppo. Uno dei maggiori responsabili si ritiene sia l’ormone testosterone.

 I sintomi

I sintomi principali sono la comparsa (in grandi numeri) e la persistenza di

  • Comedoni (prima bianchi poi neri).
  • Papule (rilievi) rossastre.
  • Pustole o brufoli.
  • Noduli e cisti.

Come si ottiene una diagnosi

La diagnosi la formula il dermatologo. È sempre bene evitare le autodiagnosi e i rimedi fai da te, che possono peggiorare la situazione anche di molto. Si rischia pure di causare la formazione di cicatrici.

Il medico farà un’anamnesi, basata sulla storia del paziente e sullo stile di vita (abitudini alimentari, vizio del fumo o dell’alcol, attività fisica, stress e così via). L’esperto valuta anche le eventuali predisposizioni genetiche. Segue poi una visita oggettiva, che prevede l’osservazione dello stato della pelle e la presenza di segni distintivi dell’acne. In casi particolari potrà richiedere degli esami del sangue. Una volta formulata la diagnosi, e individuato il tipo di acne di cui si soffre, il medico potrà prescrivere il trattamento che ritiene più adatto.

Le cure

In alcuni casi l’acne adolescenziale passa da sola, specie se non è così estesa. Tuttavia, in molti casi questo non avviene, o quando avviene lascia dietro sé il ricordo sgradito della sua presenza: cicatrici, macchie eccetera. Ecco perché è importante curarla per tempo, sia per liberarsene che per evitare strascichi.

Tra le cure tradizionali, a seconda dei casi (che deve necessariamente valutare il dermatologo) vi sono diversi trattamenti

  • Creme. Vi sono diversi tipi di creme, quelle antinfiammatorie, le comedolitiche a base di benzoilperossido e derivati della vitamina A, le antibiotiche, le antisebo con acido azelaico e chetoconazolo.
  • Farmaci orali. In genere si usano in associazione alle creme o se la cura locale non ha sortito effetti. In diversi casi, nell’acne femminile, il dermatologo può prescrivere un anticoncezionale a base di estroprogestinici. Ma sono anche prescritti antibiotici a basso dosaggio, abbinati a fermenti lattici e probiotici. Farmaci a base di Isotretinoina, un derivato dell’acido retinoico che si ritiene essere tra i più efficaci. I farmaci possono tuttavia presentare delle serie controindicazioni, per cui deve essere il medico a valutare.

Cure naturali e consigli

Per combattere e trattare l’acne, gli esperti consigliano di seguire uno stile di vita corretto. Per esempio, curare l’alimentazione evitando cibi industriali e raffinati (farine, zuccheri ecc.), grassi trans e oli raffinati, carni contenenti ormoni, alcol. È fondamentale bere molta acqua per favorire lo smaltimento delle tossine.

Altri rimedi sono l’assunzione di integratori (o meglio cibi ricchi) di Vitamina A, Vitamine del Gruppo B e Sali minerali come zinco, magnesio, cromo. Importanti sono anche gli acidi grassi essenziali Omega 3 e omega 6.

Tra i rimedi fitoterapici, noti sono la Bardana (radici) utile in presenza di acne seborroica, la Viola del pensiero (fiori e foglie) con azione depurativa.

Vedi anche: I consigli della Medicina Ayurvedica per eliminare l’acne.

Cosa evitare

In tutti i casi è sempre bene evitare di

  • Schiacciare i punti neri e i brufoli.
  • Utilizzare saponi o lozioni sgrassanti.
  • Usare rimedi fai da te.
  • Sottovalutare l’acne.
E tu cosa ne pensi?

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