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Salute

Obesità, il segreto per combatterla si trova nel tuo stomaco

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Il sovrappeso colpisce circa il 46% della popolazione adulta – in particolare gli over 65 – mentre l’obesità vera e propria può arrivare al 15%. Al momento, però, la medicina ufficiale non conosce terapie realmente efficaci per combattere il problema alla radice. Tuttavia, nuove speranze arrivano da una nuova ricerca pubblicata su Scientific Reports e condotta dagli scienziati della Scuola di Medicina dell’Università dell’Indiana.

La proteina dello stomaco che aiuta a dimagrire

Una proteina nota con il nome di Gastrokine-1 (GKN1) è presente in abbondanza nel nostro stomaco. Si tratta di una sostanza resistente alla digestione che passa nell’intestino e interagisce con il microbiota umano. Il nuovo studio ha dimostrato come inibendo tale proteina si possano apportare differenze significative a livello di peso e grasso corporeo. «Mentre la dieta e l’esercizio fisico sono fondamentali per mantenere un peso sano, alcuni individui lottano con la perdita di peso – anche nei casi di chirurgia bariatrica. Mantenere la perdita di peso può essere una vera e propria sfida», ha dichiarato David Boone, PhD, professore associato di microbiologia e immunologia a IU School of Medicine, professore a contratto presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Notre Dame e coautore dello studio. «Questi risultati sono un esempio di come una migliore comprensione del microbioma intestinale e degli aspetti fisiologici dell’obesità – come il nostro corpo regola il metabolismo e accumula grasso corporeo – potrebbe aiutare a mettere a punto nuove terapie».

Obesità e salute

Molti tendono a parlare di obesità come se fosse un problema esclusivamente estetico. In realtà il problema più grande è dovuto all’aumentato rischio di ictus, diabete e cancro. Per questo motivo è d’obbligo trovare una terapia non invasiva che sia allo stesso momento anche realmente efficace. Il team di Boone si è quindi concentrato sull’analisi del microbioma di alcuni murini che avevano la proteina GKN1 attiva o non attiva. Dopo aver misurato l’assunzione di cibo, la quantità di calorie, i livelli di zuccheri nel sangue e i trigliceridi, hanno utilizzato una tecnica ad imaging per monitorare la composizione corporea. In questo modo si è potuto calcolare anche il reale dispendio energetico e i livelli di infiammazione.

I risultati dello studio

Lo studio, condotto su modello animale, ha evidenziato che i murini che non avevano attiva la proteina GKN1 pesavano meno e presentavano livelli inferiori di grasso corporeo totale nonché percentuali più elevate di massa magra, nonostante consumassero la stessa quantità di cibo. Quando sottoposti a una dieta ricca di grassi, i modelli senza GKN1 hanno mostrato resistenza sia all’aumento di peso che all’aumento del grasso corporeo e dell’infiammazione epatica, problema che può portare a malattie del fegato. I ricercatori non hanno inoltre trovato prove di effetti avversi come cancro, diabete, perdita di appetito, malassorbimento o infiammazione, e i risultati sono stati coerenti nei modelli maschili e femminili. Il che significa che la loro scoperta potrebbe portare alla creazione di una terapia molto semplice e facilmente praticabile, utilizzando farmaci che inibiscono la proteina GKN1.

Fonti scientifiche

Anne-Marie C. Overstreet, Bernadette E. Grayson, Antonia Boger, Danika Bakke, Erin M. Carmody, Cayla E. Bales, Shirley C. Paski, Stephen F. Murphy, Christopher R. Dethlefs, Kara J. Shannon, Katie R. Adlaka, Claire E. Wolford, Vincent J. Campiti, Christina V. Raghunandan, Randy J. Seeley, David L. Boone. Gastrokine-1, an anti-amyloidogenic protein secreted by the stomach, regulates diet-induced obesityScientific Reports, 2021; 11 (1) DOI: 10.1038/s41598-021-88928-8

Your stomach may be the secret to fighting obesity – INDIANA UNIVERSITY

 

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