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Sintomi e malattie

Emorroidi esterne e interne: cura e rimedi

Cosa sono le emorroidi, interne ed esterne, come posticipare l’intervento. La cura e lo stile di vita da seguire

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emorroidi

È considerato ancora un argomento tabù, nonostante le persone colpite siano estremamente numerose e riguardi entrambi i sessi. Ma è importante agire tempestivamente organizzando nel miglior modo possibile stile di vita e dieta. Se lo stadio è avanzato non sempre bisogna ricorrere all’intervento chirurgico: ecco tutti i consigli per tenere sotto controllo una delle patologie più silenti e diffuse.

Cosa sono le emorroidi

Prima di tutto è bene fare un po’ di chiarezza. Il modo dire popolare «mi sono venute le emorroidi» è difatti errato, perché tutti abbiamo le emorroidi. Queste sono delle semplici strutture vascolari che si trovano all’interno del canale anale con lo scopo di mantenere al meglio lo stimolo della defecazione. I problemi si verificano solo nel momento in cui tali strutture si infiammano o si gonfiano. In tal caso di parla di malattia emorroidaria. Accade molto spesso che le emorroidi, in caso patologico, prolassino uscendo fuori dall’ano causando i disturbi che ben conosciamo. Il più importante è sicuramente il sanguinamento, che può portare anche anemia.

Emorroidi interne ed esterne

Esistono due tipi di emorroidi: quelle interne ed esterne. Le prime si trovano dentro il canale anale al di sopra di una linea immaginaria chiamata dentata. Quelle esterne, invece si trovano al di sotto della dentata in prossimità del bordo anale.

Riconoscere le emorroidi dal sanguinamento

Le emorroidi esterne possono causare un po’ di dolore, mentre quelle interne molto fastidio, soprattutto quando ci si siede. Ma ciò che accomuna i due tipi è il sanguinamento, benché uno sia decisamente più vistoso dell’altro. In linea di massima il sangue è quasi sempre rosso vivo e nel caso delle emorroidi esterne può essere di quantità insignificanti. Quando invece a gonfiarsi sono quelle interne, la quantità di sangue può essere decisamente più elevata – spesso accompagnata da muco a causa dell’infiammazione che si verifica. Tale condizione interessa soprattutto quando vi è un prolasso che potrebbe essere portato dallo sforzo continuo durante la defecazione. Qui si tratta di casi decisamente più avanzati: terzo e quarto grado.

Come intervenire contro le emorroidi attraverso la dieta

Ai primi sintomi, quando le emorroidi si verificano sporadicamente, bisogna intervenire prima che il fenomeno si cronicizzi. Questo è uno dei più semplici e importanti segreti per evitare problemi di una certa entità. La dieta deve essere ricca di fibre – soprattutto derivanti da frutta e verdure – ed è importante una buona idratazione. Va da sé che il tutto deve essere accompagnato da una sana attività fisica. Questa profilassi permette di migliorare le funzionalità intestinali e, di conseguenza, rendere più facile e meno dolorosa la defecazione.

Come si formula la diagnosi di emorroidi

Per diagnosticare la presenza di un disturbo da emorroidi esistono degli specifici esami diagnostici. Tra questi vi sono la colonscopia, l’anoscopia e la rettoscopia. Il primo esame viene eseguito con una sonda che esplora le pareti interne del colon, mentre l’anoscopia analizza per via endoscopica del tessuto anale. Ciò consente anche di escludere patologie più serie. Il terzo, decisamente meno invasivo, osserva il canale rettale utilizzando un proctoscopio.

Emorroidi
Emorroidi

I farmaci per le emorroidi

Per curare le emorroidi infiammate allo stadio iniziale esistono dei farmaci da banco – generalmente degli unguenti – che si utilizzano a uso topico. In alternativa, il medico può prescrivere dei venotonici o antinfiammatori a uso orale per mitigare la sintomatologia.

Altre cure delle emorroidi per evitare l’intervento chirurgico

Negli stadi più avanzati è d’obbligo l’intervento chirurgico. Tuttavia è ben noto il dolore che si ha nel periodo post operatorio. Per tali ragioni si può ricorrere a piccoli escamotage che possano ritardarne l’intervento. Tra questi vi sono dei procedimenti eseguibili in laboratorio come la scleroterapia o le legature elastiche. Se però non si riesce a correggere il proprio stile di vita in maniera decisiva, l’effetto è temporaneo. È quindi importante, oltre a curare la propria dieta, anche tenere sotto controllo la pressione arteriosa, evitare il fumo, gli alcolici e gli alimenti piccanti.

Vedi anche: Centella asiatica, proprietà, benefici, controindicazioni: un rimedio naturale contro le emorroidi.

Le cure per le emorroidi

Unguenti. Esistono diversi unguenti o creme a uso esterno che possono trattare la presenza di emorroidi di tipo esterno nello stadio iniziale.

Cauterizzazione. Nei casi un po’ più avanzati spesso si procede a cauterizzazione elettrica.

Chirurgia. Nei casi più seri, di solito la soluzione è la chirurgia. In questo caso si può procedere alla tecnica chirurgica detta «legatura elastica», un intervento ambulatoriale poco invasivo. Nei casi gravi la chirurgia può spesso essere l’unica soluzione risolutiva.

Laserterapia. Attraverso l’uso di un raggio laser si può intervenire nel trattare le emorroidi in fase avanzata.

Crioterapia. Detta anche «cura con il freddo», è un metodo utilizzato spesso per la cura delle emorroidi.

Crioterapia. Detta anche «cura con il freddo», è un metodo utilizzato spesso per la cura delle emorroidi.

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