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Crescita neonatale: i 3 errori da evitare per una crescita sana del tuo bimbo

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Crescita neonatale: i 3 errori da evitare per una crescita sana del tuo bimbo

Assicurarsi che il proprio bambino cresca in maniera sana e costante è una delle principali preoccupazioni dei neogenitori. Per questo è fondamentale poter fare affidamento su un medico pediatra di fiducia che sappia accompagnare il bambino durante l’intero percorso di crescita. Di seguito alcuni errori da evitare per garantire una crescita in serenità e sicurezza ai più piccoli.

Non fare le vaccinazioni

I vaccini sono un potentissimo strumento di prevenzione che consente di proteggere i bambini da malattie molto pericolose e potenzialmente fatali. Seguendo anche i suggerimenti del proprio medico pediatra bisogna rispettare il calendario di vaccinazioni obbligatorie alle quali sottoporre il proprio bambino e, ove necessario, integrarle con altre  facoltative.

Tra le vaccinazioni obbligatorie si ricordano:

●       Antipoliomielitica: si tratta di un vaccino fondamentale per garantire l’immunità del bimbo nei confronti della poliomelite, malattia causata da virus che colpiscono le cellule nervose responsabili del movimento dei muscoli;

●       Anti-difterica: per quanto la differite possa colpire a qualsiasi età, è una malattia che riguarda soprattutto i bambini non vaccinati. Si tratta di una malattia infettiva acuta che, nella sua variante più diffusa, colpisce gola, naso e tonsille;

●       Antitetanica: la vaccinazione contro il tetano è raccomandata a partire dai 2 mesi di vita con richiami regolari per mantenere costante la protezione;

●       Antiepatite B: si tratta di una patologia molto grave che colpisce il fegato e contro la quale vaccinare il proprio bimbo è fondamentale;

●       Anti-pertosse: la pertosse è una malattia infantile di origine batterica che, come suggerisce il nome, provoca una tosse persistente. Grazie all’introduzione della vaccinazione, è diminuito in maniera drastica il suo impatto sulla popolazione e, in particolare, sui bambini;

●       Anti Haemophilus Influenzae tipo B: il vaccino contro un temibile batterio responsabile di indìfezioni meninegee nei primissimi anni di vita;

●       Anti-morbillo: il vaccino contro il morbillo è ad uso prevalentemente pediatrico e protegge il bimbo da questa malattia infettiva contagiosa di origine virale;

●       Anti-rosolia: la rosolia è un’infezione infantile virale contagiosa con sintomi lievi – dolori articolari ed eruzione cutanea – che può essere facilmente prevenuta con la vaccinazione. La vaccinazione è utile per prevenire le malformazioni congenite dei neonati di mamme che congtraggonoila rosolia nei primi mesi di gravidanza

●       Anti-parotite: la parotite – i cosiddetti “orecchioni” – è una malattia tipicamente infantile che, prima dell’avvio di un’estesa vaccinazione, colpiva frequentemente i bambini tra 5 e 9 anni; ad oggi il modo migliore, nonché obbligatorio, per prevenire la malattia è la vaccinazione;

●       Anti-varicella: è un vaccino ad uso prevalentemente pediatrico che nei bambini si ripartisce in due dosaggi, il primo al 14° mese di vita, il secondo a 5-6 anni.

●       Anti rotavirus: è un virus intestinale che è causa delle più temibili infezioni intestinali del neonato e lattante (vedi paragrofo seguente)

Sottovalutare la gastroenterite

La gastroenterite è una delle malattie infettive più comuni in età pediatrica. Si tratta di un’infiammazione del tratto digerente, causata da virus, batteri o parassiti. Nonostante sia molto frequente e non sia sempre una malattia grave, costituirebbe un errore sottovalutarla in particolare nei più piccoli. L’elemento più preoccupante è certamente il rischio di disidratazione che è tanto più alto quanto più è piccolo il bambino.

Nella maggior parte dei casi, la gastroenterite nei bambini è di origine virale: gli agenti responsabili dell’infezione più diffusi sono i Rotavirus, i Calicivirus, l’Adenovirus enterico e gli Astrovirus. Generalmente, i sintomi della gastroenterite infantile sono:

  • Vomito
  • Diarrea
  • Crampi addominali
  • Febbre
  • Inappetenza

Dal momento che la trasmissione dell’infezione può avvenire per contatto diretto e tramite ingestione di alimenti e di acqua contaminati, la prevenzione della gastroenterite si basa soprattutto su misure igieniche attraverso la disinfezione di tutte le superfici e il lavaggio frequente delle mani soprattutto dopo aver usato i servizi igienici e prima di toccare i cibi.

La terapia per le infezioni virali è di supporto, ovvero si somministra per bocca una soluzione reidratante  e in caso di febbre un farmaco antipiretico. Spesso la somministrazione di probiotici può favorire notevolmente il riequilibrio della flora microbica intestinale.

In caso di consigli in merito alle vaccinazioni per il proprio bambino è possibile rivolgersi al dottor. Paolo Tagliabue: grazie all’esperienza come primario di Neonatologia all’ospedale di Monza, può essere di supporto per tutti i neogenitori e accompagnare i più piccoli lungo il percorso di crescita dalla nascita all’adolescenza.

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