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Rimedi Naturali

Stanchezza fisica e mentale, primaverile, cronica: ecco i rimedi naturali

Stanchezza surrenalica: le cause, i sintomi e le cure naturali per ritrovare l’energia persa

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Stanchezza primaverile
Stanchezza primaverile

La stanchezza fisica e mentale (anche astenia), specie in primavera, si fa sentire sempre di più. E anche in questa primavera, come tutti gli anni, la maggior parte degli italiani si sentono stanchi e privi di energia. Si avverte quella mancanza di forza, di desiderio e coraggio. Spesso la causa risiede nelle ghiandole surrenali che non producono il corretto livello di adrenalina… e non solo. Ecco tutti i rimedi naturali per dare una sferzata di energia a tutto il corpo.

L’importanza degli ormoni surrenali

Gli ormoni secreti dalle ghiandole surrenali sono molto importanti per la salute di un individuo. Quando la loro produzione è anomala possono verificarsi, tra i vari disturbi, anche stanchezza eccessiva. Grazie agli ormoni prodotti dal surrene siamo in grado di rispondere agli eventi stressanti della vita. Ma non solo: essi regolano, in parte, anche l’attività sessuale e persino l’equilibrio.

Cosa sono le ghiandole surrenali?

Si tratta di piccole ghiandole piramidali, denominate anche surrene, situate sopra i reni. Sono composte da una parte più esterna – la corteccia surrenale o corticale – e la parte interna midollare. È la prima la diretta responsabile della produzione di tre ormoni principali: i mineralcorticoidi, i glucocorticoidi e le gonadocorticoidi. Mentre la corteccia surrenale produce quella che noi chiamiamo tradizionalmente adrenalina.

Gli ormoni prodotti dalla corteccia corticale surrenale

La zona corticale produce i mineralcorticoidi, i glucocorticoidi e le gonadocorticoidi. I primi hanno la precisa funzione di regolare l’equilibrio idrico-salino e svolgere un importante ruolo di regolazione della pressione arteriosa. Quando non funzionano correttamente è possibile soffrire di ipertensione. I glucocorticoidi, invece, hanno una stretta relazione con l’ipofisi e l’ipotalamo. Sono responsabili – come dice il nome – della regolazione del glucosio nel sangue, nel metabolismo di grassi e zuccheri ma anche nella risposta infiammatoria e immunitaria. Anch’essi, in parte, regolano la pressione sanguigna. Infine, ci sono i gonadocorticoidi che sono, sostanzialmente, degli ormoni sessuali.

Gli ormoni prodotti dalla zona midollare

La zona midollare produce solo due tipi di ormoni. Il primo, che conosciamo tutti, è la famosa adrenalina il cui vero nome sarebbe epinefrina. È direttamente collegata con la risposta alla lotta o alla fuga. Ciò significa che se un individuo si sente minacciato o in pericolo, il cervello invia dei precisi impulsi nervosi alle ghiandole surrenali. Queste, grazie alla presenza di particolari cellule chiamate cromaffini, rilasciano adrenalina. Una volta entrata nel circolo ematico, la persona riesce a utilizzare al meglio le riserve di energia a livello muscolare, cardiaco e cerebrale. In pratica accelera la frequenza cardiaca, diminuisce il calibro dei vasi sanguigni dilatando, allo stesso tempo, le aeree bronchiali. L’adrenalina lavora a stretto contatto con la noradrenalina, anch’essa prodotta dalla zona midollare.

Quando la stanchezza è causata dalle ghiandole surrenali

Spesso la stanchezza proviene da una produzione errata di cortisolo – ormone prodotto dalle ghiandole surrenali. Tutto ciò accade, generalmente, per motivi apparentemente banali come un periodo di superlavoro fisico o mentale. A seguito di forti stress, di una vita troppo sedentaria o di un eccesso di xantine come la caffeina, la teobromina o la teina, l’organismo va in iperproduzione di cortisolo. Tra i vari effetti collaterali c’è proprio la stanchezza cronica. Se associato a un’iperproduzione di adrenalina si possono verificare anche stati di ansia cronici, nervosismo e veri e propri attacchi di panico. Ciò sarebbe dovuto dal fatto che i due ormoni causano uno squilibrio nella produzione di serotonina e dopamina

Gli interventi d’emergenza

In questi casi è fondamentale agire tempestivamente. La prima cosa da fare è quella di eliminare la caffeina, svolgere moderata attività fisica (non eccesiva altrimenti peggiora il problema), limitare il consumo di zuccheri e prediligere solo carboidrati integrali, dormire almeno otto ore seguendo i ritmi naturali. Quindi è bene, per esempio, in inverno andare a dormire prima e svegliarsi dopo.

I rimedi naturali per la stanchezza surrenale

Il rimedio d’elezione è la radice di Ashwagandha (Whitania Somnifera). Si tratta di un antichissimo rimedio indiano, molto simile al classico Ginseng Cinese. Riduce lo stress, è un potente adattogeno, antinfiammatorio che contrasta efficacemente stanchezza ansia e nervosismo. In più sembra migliorare la memoria, ridurre il rischio di Alzheimer e cancro. Il rimedio alza i livelli di T3 e T4, per cui non è adatto a chi soffre di ipertiroidismo. Ottima anche la Schisandra che, oltre a fornire energia, è uno dei migliori rimedi per proteggere il fegato. L’Astragalo agisce direttamente sulle ghiandole surrenali equilibrando la secrezione ormonale. In più, potenzia il sistema immunitario aumentando la formazione di anticorpi IgA e IgG. Si usa l’estratto secco, 250 mg al giorno, titolato al 70% in polisaccaridi. Infine, la liquirizia è particolarmente utile per le persone che hanno malfunzionamenti surrenalici dovuti all’uso di steroidi

Vitamine e integratori contro la stanchezza

Le vitamine del gruppo B, in particolare la B5 (acido pantotenico) sembrano agire positivamente quando la stanchezza è causata da un problema delle ghiandole surrenali. A questo scopo può essere utile anche assumere insieme l’alga spirulina e la vitamina C. Infine, esistono degli estratti surrenalici proveniente dai bovini che possono aiutare a ridurre la stanchezza.

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