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Salute

I migranti della salute, è allarme

In aumento il fenomeno dei migranti della salute: la crisi generata dalla pandemia colpisce duramente chi è costretto ad attraversare l’Italia per sottoporsi a cure mediche ma non può permettersi di affrontare le spese legate ai viaggi

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I migranti della salute

L’emergenza Covid-19 e la crisi socioeconomica generata dalla pandemia hanno colpito duramente anche i “migranti della salute”, ovvero le persone che devono spostarsi per ragioni sanitarie con i loro familiari. A renderlo noto è l’organizzazione di volontariato CasAmica che da oltre 35 anni accoglie nelle proprie strutture di Milano, Roma e Lecco – tutte situate nei pressi di importanti poli sanitari specialistici – i malati costretti a curarsi lontano da casa per accedere a cure mediche adeguate e i loro familiari.

«Nel 2021 abbiamo registrato oltre 4mila presenze (+24% rispetto al 2020) e durante gli ultimi sei mesi del 2021 è emerso un significativo incremento delle richieste di accoglienza (+30% rispetto ai primi 6 mesi dell’anno) – spiega il direttore di CasAmica Stefano Gastaldi – ma ad aumentare sono stati soprattutto i bisogni delle persone che accogliamo ogni giorno: la crisi socioeconomica legata alla pandemia ha aggiunto un forte elemento di disagio a tante famiglie già duramente colpite dalla malattia. Abbiamo per questo incrementato i servizi di supporto e attivato uno sportello di ascolto».

Più famiglie in stato di povertà

La pandemia nel 2020 ha fatto precipitare due milioni di famiglie in stato di povertà (7,7% del totale da 6,4% del 2019) e oltre 5,6 milioni di individui (9,4% da 7,7%). Una situazione gravissima che ha avuto un forte impatto anche sulle spese legate alla salute. Secondo il Rapporto BES 2020 dell’ISTAT, 1 cittadino su 10 ha rinunciato a visite o accertamenti di cui aveva bisogno negli ultimi dodici mesi, a causa delle ristrettezze economiche, delle lunghe liste di attesa o della difficoltà nel raggiungere i luoghi di cura.

Oggi, a causa della sospensione di molte cure durante l’emergenza Covid 19, le persone in difficoltà si sommano a quelle che hanno rimandato le cure o le visite di controllo nei mesi più duri della pandemia. Secondo un’analisi di Cittadinanza Attiva sono ben 300mila i ricoveri non effettuati nei periodi più duri della pandemia, 500mila gli interventi chirurgici rimandati e ben 4 milioni gli screening oncologici posticipati.

I dati di CasAmica

CasAmica, nell’ultimo anno, attraverso sei strutture distribuite tra Milano, Roma e Lecco ha garantito oltre 34mila notti di accoglienza ai migranti della salute e ai loro familiari, offrendo loro non solo una stanza accogliente, ma anche e soprattutto il calore di una famiglia e una risposta concreta a tutti i loro bisogni.

«Per i malati e le loro famiglie questi sono tempi di grande incertezza. Posso toccare con mano gli effetti della pandemia sulle famiglie: molti dei nostri ospiti hanno bisogno di noi non solo per un posto letto e un supporto emotivo, ma anche per altri bisogni primari come i pasti: sempre più spesso siamo noi a riempire le dispense», sottolinea una volontaria di CasAmica. 

«In questi anni così difficili – aggiunge il direttore di CasAmica Stefano Gastaldi – CasAmica non si è mai fermata, mettendo a disposizione le proprie strutture anche nei mesi più bui della pandemia per rispondere alle specifiche necessità delle persone in difficoltà. Ci siamo presi cura dei più fragili e di tutti coloro che avevano bisogno di aiuto rispondendo alle richieste che di volta in volta arrivavano dal territorio: in questi mesi, abbiamo accolto anche medici e infermieri per agevolarli nei turni massacranti a cui sono stati sottoposti e pazienti Covid-19 in convalescenza per cui sono stati allestiti spazi ad hoc. CasAmica continua a essere sinonimo di accoglienza per i malati e le loro famiglie, ma è anche un punto di riferimento per il territorio, sempre pronta ad assistere chi si trova in difficoltà».

«In questo momento – conclude – sentiamo l’esigenza di rafforzare ed estendere ai nuovi bisogni legati all’impoverimento delle famiglie il nostro sistema di accoglienza, offrendo ulteriori servizi agli ospiti e accelerando i lavori di realizzazione di una nuova struttura vicino a importanti poli sanitari milanesi».

Per sostenere le attività di CasAmica e far fronte a questa emergenza sanitaria ed economica che colpisce i “migranti della salute” è stata lanciata una campagna SMS solidale: dal 27 febbraio al 13 marzo con un SMS o una chiamata da rete fissa al 45591 sarà possibile aiutare CasAmica a stare accanto a chi ha bisogno di sostegno.

CasAmica nell’arco di 35 anni ha offerto una stanza accogliente e il calore di una famiglia a oltre 95mila pazienti e familiari accompagnatori, ma c’è ancora molto da fare. «Una sfida che potrà essere vinta anche grazie al sostegno di tutti coloro che vorranno contribuire attraverso un sms o una chiamata da rete fissa al numero solidale 45591», conclude Lucia Cagnacci Vedani, presidente e fondatrice di CasAmica.

I numeri della migrazione sanitaria

Complessivamente gli italiani che ogni anno si mettono in viaggio per raggiungere strutture ospedaliere in città diverse dalla propria sono quasi 1 milione e mezzo (circa 750 mila pazienti e circa 640mila familiari di pazienti). Secondo la ricerca Censis “Migrare per Curarsi”, nel 30% dei casi i viaggi verso centri medici di eccellenza sono molto lunghi e hanno direzione Sud-Nord: sono circa 218mila le persone che ogni anno dal sud raggiungono il centronord per motivi di salute e nell’85% dei casi il paziente è seguito da un accompagnatore, che nel 35% dei casi si trattiene per tutto il tempo del ricovero del proprio caro e solo nel 15% dei casi riesce a trovare ospitalità in ricoveri non a pagamento. Le regioni di accoglienza di questi flussi sono prevalentemente la Lombardia con 62.700 ricoveri, il Lazio con oltre 55.000 pazienti accolti e l’Emilia-Romagna con quasi 40.000 ricoveri l’anno. In relazione, invece, alle partenze dal sud verso il nord, la Campania è al primo posto con 56.000 partenze, seguita dalla Sicilia con 43.000 partenze, la Puglia e la Calabria con circa 40.000 partenze.

Per info su CasAmica Onlus: www.casamica.it.

Donazioni

– 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali;

– 5 o 10 euro da rete fissa TIM, Vodafone, Wind Tre, Fastweb e Tiscali;

– 5 euro per le chiamate da rete fissa TWT, Convergenze e PosteMobile.

La Campagna donazioni di CasaAmica

CasAmica è un’organizzazione di volontariato che dal 1986 accoglie i malati costretti a spostarsi in altre città e in altre regioni per cure e interventi chirurgici e i loro familiari.  Attualmente gestisce sei case di accoglienza a Milano, Lecco e Roma. Una delle quattro case di Milano e un’area della casa di Roma sono dedicate all’ospitalità dei bambini malati e delle loro famiglie.  Aperte 365 giorni all’anno, le strutture si trovano nei pressi di importanti centri di eccellenza ospedaliera, come il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e l’Ospedale Manzoni di Lecco.  In tutte le case di accoglienza gli ospiti trovano il conforto, la dedizione e il sostegno di oltre 120 volontari e degli operatori di CasAmica, nel rispetto di uno stile di accoglienza che negli anni si è fatto sempre più attento a creare un ambiente confortevole e familiare. CasAmica nell’arco di 35 anni ha offerto un letto e il calore di una famiglia a 90mila persone.

Attività Casamica durante l’emergenza Covid-19

L’emergenza Covid-19 non ha fermato le attività di accoglienza di CasAmica onlus, che, anche nei mesi più duri dell’emergenza, ha continuato a portare avanti, nel pieno rispetto delle disposizioni delle Autorità, la propria mission: offrire ospitalità e supporto alle persone costrette a sottoporsi a cure mediche e interventi chirurgici in città lontane dalla propria.  Le sei case di accoglienza per “migranti della salute” sono sempre rimaste aperte, garantendo pieno supporto ai malati costretti ad affrontare cure non rimandabili. In questi mesi una delle strutture di CasAmica, quella di Lecco, ha aperto le proprie porte anche a un gruppo di operatori sanitari in forza presso l’ospedale Manzoni per l’emergenza Covid. A Roma è stato potenziato, anche attraverso una campagna di crowdfunding, il servizio “navetta” dalla struttura di accoglienza CasAmica agli ospedali della zona per permettere agli ospiti di spostarsi in piena sicurezza. Il servizio è stato utilizzato soprattutto per accompagnare piccoli pazienti all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per le terapie post trapianto.

CasAmica a Milano: 4 Case, di cui una esclusivamente dedicata ai bambini, 100 posti letto complessivi. Le Case per adulti sorgono in via Fucini, via Saldini e via Sant’Achilleo, in una zona strategica che serve principalmente i pazienti dei seguenti ospedali: Istituto Nazionale dei Tumori, Istituto Neurologico Carlo Besta, Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi, Ospedale San Raffaele, Istituto Clinico Humanitas. Un’ulteriore struttura è in fase di realizzazione.

CasAmica a Roma: 1 casa con 25 stanze, la metà pensate per l’accoglienza di bambini con i loro genitori. La struttura si trova in zona Trigoria, nel IX Municipio, in Via Beato Fusco. È punto di riferimento per le seguenti strutture ospedaliere: Policlinico Universitario Campus Biomedico, Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, Ospedale Sant’Eugenio, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Policlinico Universitario Agostino Gemelli.

CasAmica a Lecco: 1 casa con 18 stanze. La struttura, situata in via alla Rovinata, è punto di riferimento per i pazienti delle seguenti strutture: Ospedale Manzoni Lecco e presidi di Bellano e Merate, G. B. Mangioni Hospital, Villa Beretta – Presidio di Riabilitazione Ospedale Valduce, IRCCS Eugenio Medea – Polo Scientifico Bosisio Parini, Casa di Cura Lecco “Beato Luigi Talamoni”.

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