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Salute

3 cibi fermentati che ti aiutano a dimagrire, riducendo depressione, colesterolo e diabete

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Negli ultimi anni si sente poco parlare di fermentazione. Ed è un vero peccato perché si tratta di una pratica antichissima e davvero molto, molto salutare. I motivi per cui tale pratica sopravvive da tempo immemore sono tanti. Uno di questi è che la fermentazione migliora notevolmente la conservazione di un alimento senza che vi sia la necessità di possedere un frigorifero. Un altro è che aumenta la disponibilità di vitamine e nutrienti essenziali. Snobbata dall’uomo “moderno” per molti anni, ora sta tornando alla ribalta proprio grazie al progresso scientifico che ne sta riscoprendo le incredibili virtù. Sono proprio recenti studi, infatti, che hanno dimostrato come alcuni tipi di alimenti in particolare siano in grado di potenziare il sistema immunitario, ridurre il rischio di cancro, allergie e non solo. Ecco 3 cibi che dovrebbero essere sempre sulla tua tavola.

Cos’è la Fermentazione lattica?

Nella stragrande maggioranza dei casi, quando vengono fermentati gli alimenti viene attivata una fermentazione tipica definita lattica. Si tratta di un processo metabolico innescato da alcuni batteri presenti nelle cellule animali in assenza di ossigeno. Tali microorganismi sono in grado di trasformare gli zuccheri in acido piruvico e lattico. Motivo per cui il latte fermentato generalmente non contiene più lattosio.

Cosa fa la fermentazione

La fermentazione è in realtà una respirazione in assenza di ossigeno, la quale, come abbiamo detto, ha lo scopo di ricavare l’energia necessaria per compiere i vari processi vitali per un individuo. Un prodotto fermentato molto tipico è lo yogurt: in questo caso l’acido lattico modifica le proteine del latte (precipitazione delle caseine) modificandone la consistenza: inizialmente infatti il latte è liquido e dopo diviene denso. Più in dettaglio, potremmo dire che l’acido lattico insieme a particolari enzimi detti proteolitici sono in grado di suddividere la caseina che si separa in amminoacidi e peptidi. Tali scissioni si evidenziano anche in formaggi tipici come il gorgonzola e la crescenza.

Le proprietà dei lattobacilli

La maggior parte degli alimenti fermentati contiene varietà miste di lattobacilli. Secondo le ultime ricerche scientifiche tali microorganismi sono molto utili per eliminare l’intolleranza al lattosio, ridurre il gas a livello del colon, il colesterolo e rinforzare le difese immunitarie. Ma non solo: alcuni studi hanno messo in evidenza una maggior protezione contro i virus, il diabete, l’ansia e la depressione.

Alimenti fermentati e salute del cervello

La fermentazione lattica e quindi l’introduzione degli alimenti fermentati, svolge un ruolo cruciale nella salute dell’intestino e, di riflesso, dell’intero organismo. Per esempio, negli ultimi anni si è scoperto che il benessere intestinale è strettamente correlato con il nostro cervello. Non a caso, l’intestino viene proprio definito il secondo cervello. La flora batterica, infatti, sembra essere in grado di comunicare direttamente con il cervello grazie al nervo vago. Ma non solo: a livello intestinale sono stati trovati neuroni che producono importanti neurotrasmettitori come la serotonina. Per questo motivo l’assunzione di alimenti fermentati è correlata con il buon umore.

Alimenti fermentati e intestino

Il problema principale è che se l’intestino non funziona correttamente spesso si assiste a tutta una serie di problematiche che coinvolgono l’intero organismo. Tra queste allergie, malattie autoimmuni e psicosi. Se ci cibiamo di cibi morti come quelli raffinati o industriali i batteri buoni potrebbero morire, facendo enorme spazio ai batteri cattivi e provocando, di conseguenza, quella che si chiama disbiosi. Con il tempo la condizione potrebbe causare una serie innumerevole di patologie.

Le proprietà del Kefir, il miglior alimento fermentato

Il kefir è probabilmente uno dei migliori alimenti fermentati. È conosciuto da millenni e riportato da Marco Polo. Ed è preparato grazie a degli appositi grani che si possono aggiungere al latte animale o a una bevanda. Contiene vitamine e minerali particolarmente disponibili e studi recenti hanno vagliato tutte le sue eccellenti potenzialità. Tra questi una riduzione del rischio di tumori e candidosi, minor sintomatologia allergica e un rinforzamento del sistema immunitario. La sua preparazione è molto semplice: si aggiungono i grani a un litro di latte a temperatura ambiente, si copre il barattolo con una garza sterile e si attendono 24/48 ore per la sua fermentazione.

Proprietà dei crauti

Sono l’alimento fermentato per eccellenza, tipico dei paesi nordici. Si pongono alcune foglie di cavolo tagliate a listarelle in un apposito contenitore in vetro o ceramica in assenza di ossigeno. Si può far fermentare naturalmente grazie ai fermenti presenti nel vegetale, oppure si possono aggiungere degli appositi starter che velocizzino il processo. Anche in questo caso l’alimento fermentato ha la capacità di rinforzare le difese immunitarie e proteggere la salute di stomaco e intestino. Nonostante sia tradizione fermentare i cavoli, con lo stesso metodo si può sottoporre a fermentazione qualsiasi tipo di verdura.

Kombucha, i benefici

Infine, non si può non parlare del Kombucha, un cibo particolarmente in voga negli ultimi anni. Si tratta di in tè fermentato con una sorta di fungo molto grosso che contiene un mix di batteri dell’acido acetico e lieviti. Le sue origini risalirebbero al 250 a.c., durante la dinastia Qin. La tradizione vuole che il prodotto fosse utile per riequilibrare le funzioni di stomaco e milza, migliorando notevolmente i processi digestivi. La preparazione è molto semplice: bisogna acquistare lo scoby (Symbiotic Colony of Bacteria and Yeast), ovvero la coltura batterica, e lo si deve aggiungere a un litro di tè nero zuccherato.

Fonti scientifiche

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Epub 2011 Nov 22. Lysate of probiotic Lactobacillus casei DN-114 001 ameliorates colitis by strengthening the gut barrier function and changing the gut microenvironment. Zakostelska Z1, Kverka M, Klimesova K, Rossmann P, Mrazek J, Kopecny J, Hornova M, Srutkova D, Hudcovic T, Ridl J, Tlaskalova-Hogenova H.PLoS One. 2011;6(11):e27961

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